AMINOACIDI: RUOLI, DIFFERENZE E FUNZIONI
- 23 ott 2018
Qual è il ruolo degli aminoacidi?
Le proteine costituiscono senza ombra di dubbio l’elemento funzionale più rappresentato nell’organismo umano, a differenza di altre sostanze infatti costituiscono il cardine del funzionamento della maggior parte dei processi fisiologici: dal sistema immunitario alla contrazione muscolare, passando per la neuro-trasmissione e per le funzioni enzimatiche, le proteine costituiscono l’elemento alla base del funzionamento del nostro organismo.
Ovviamente queste strutture così complesse sono a loro volta composte da elementi più piccoli che ne garantiscono la corretta struttura e funzionalità: gli aminoacidi.
Gli aminoacidi rappresentano infatti, oltre all’elemento cardine alla base del funzionamento delle proteine (i mattoni che costruiscono le proteine), anche sostanze dotate di specifiche funzionalità fisiologiche in grado di agire come stimolanti metabolici, neuro-trasmettitori, elementi di regolazione eccetera.
Tra gli aminoacidi sussistono sostanze definite essenziali, in quanto non producibili dall’organismo e sostanze non essenziali, ovvero producibili a partire da sostanze essenziali.
Questo comunque non significa necessariamente che non si dimostra utile la loro assunzione, in quanto la produzione a partire da altri composti può comunque ridurne la quantità, riducendo di conseguenza le possibilità di risposta metabolica.
Quali sono i vari tipi di aminoacidi?
- L-Isoleucina
- L-leucina
- L-valina
- L-lisina
- L-metionina
- L-fenilalanina
- L-treonina
- L-arginina
- L-alanina
- L-acido aspartico
- L-cistina
- L-acido glutammico
- L-glicina
- L-istidina
- L-prolina
- L-serina
- L-tirosina
- L-triptofano
Nella lista sono inclusi aminoacidi dal ruolo energetico e strutturale come i ramificati:
(leucina, isoleucina e valina),
gli insulino genici come Arginina, Fenilalanina, Isoleucina, Leucina, Lisina, Valina, Glicina) e altri che anche singolarmente mostrano funzioni di regolazione ormonale e funzioni utili alla regolazione di numerosi processi fisiologici e di metabolizzazione/detossicazione (come ad esempio Arginina e Metionina).
Da questi semplici esempi dovrebbe risultare più che chiaro come l’ottimizzazione dei processi citati come esempio (dall’anabolismo, alla detossicazione passando per il sistema immunitario e la neuro trasmissione), richiedono un adeguato apporto delle suddette sostanze, miscelate opportunamente onde non creare alcun tipo di sbilancio dal punto di vista metabolico.
Chiarito questo aspetto rimane da capire se risulta possibile ottimizzare ulteriormente le funzionalità metaboliche ed in effetti questo è possibile mediante l’utilizzo di alcuni micronutrienti essenziali troppo spesso sottovalutati, appartenenti alla famiglia delle vitamine del gruppo B: la vitamina B6 e la vitamina B1.
Perché la Vitamina B6 e B1 sono così importanti?
In primo luogo in quanto partecipano come cofattori a numerose reazioni biochimiche essenziali, da quelle implicate nella produzione di energia a quelle coinvolte nel funzionamento di diversi processi essenziali come ad esempio quelli inerenti la maturazione dei globuli rossi (fondamentale al supporto della capacità aerobica) e quelle relative al funzionamento del sistema nervoso, ottimizzandone diversi processi essenziali (funzionalmente a tutte quelle attività che richiedono reattività e coordinazione, come ad esempio le attività funzionali.).
Il quadro inoltre può essere ulteriormente migliorato, inserendo ulteriori sostanze di natura amminoacidica non essenziali che ricoprono il ruolo di un fondamentale ciclo metabolico, il ciclo dell’urea.
Il ciclo dell’urea si dimostra essenziale per almeno due aspetti, da un lato fornisce il prodotto di base alla regolazione della vaso-dilatazione, l’ossido nitrico, favorendo le dinamiche circolatorie essenziali in corso di allenamento e di recupero.
Stiamo parlando dell’ornitina e della citrullina. Queste sostanze inoltre intervengono nel catabolismo delle sostanze azotate mostrandosi fondamentali per l’eliminazione di tutti quelle sostanze intermedie che si formano dal catabolismo muscolare derivante per esempio in seguito ad un allenamento intenso.
Questi brevi esempi dovrebbero essere più che sufficienti per comprendere come in effetti l’ottimizzazione dei processi anabolici e metabolici possa richiedere un approccio complesso, ma fattibile.
Ovviamente è possibile assumere le sostanze citate anche singolarmente ma un prodotto tecnico opportunamente formulato può semplificare decisamente la vita, massimizzando nel contempo l’efficacia dei risultati in quanto un adeguato bilancio delle diverse sostanze può tener conto delle dinamiche di assorbimento evitando carenze che possano poi compromettere l’efficacia complessiva dei prodotti assunti.
Dott. Alexander Bertuccioli
Biologo Nutrizionista
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