COENZIMA Q10
- 14 set 2017
Il coenzima Q10 è una molecola presente a livello ubiquitario nelle diverse popolazioni cellulari degli organismi eucarioti, tra cui appunto l’uomo, appartenente alla famiglia dei benzochinoni che ricopre una serie di ruoli della massima importanza tra cui quello di limitare la perossidazione lipidica a livello delle membrane ma soprattutto quello di intervenire a livello della centrale energetica della cellula eucariotica, il mitocondrio, nelle reazioni ossido-riduttive che ne permettono il funzionamento garantendo un efficiente approvvigionamento energetico cellulare. Questi ruoli rendono ragione di una sua notevole presenza a livello di particolari strutture cellulari di fondamentale rilevanza tra cui in particolare
- Sistema del reticolo endoplasmatico
- Sistema perossisomiale
- Sistema lisosomiale
- Sistema di trasporto vescicolare
- Sistema di trasposto degli elettroni a livello della membrana mitocondriale
Facendo particolare riferimento all’ambito mitocondriale è importante ricordare l’essenzialità del ruolo del coenzima Q10 nel contesto della via aerobica a cui si deve la produzione di oltre il 95% dell’energia utilizzata. Proprio per queste caratteristiche il suo utilizzo nell’integrazione alimentare è stato proposto sia con finalità anti-ossidanti, che come potenziale ottimizzatore dei processi implicati nella produzione di energia in applicazioni quali:
- Ambito cardiologico :in associazione a terapie volte al trattamento di disfunzioni cardiache di diversa natura come per esempio infarto miocardico, danno da ri-perfusione, patologie ischemiche.
- Ambito neurologico: in associazione a terapie volte al trattamento di disfunzioni di diversa natura
- Ambito andrologico: in associazione a terapie volte al trattamento dell’infertilità maschile
- Ambito muscolare: nel trattamento di miopatie e nel favorire il recupero e la performance muscolare
Con particolare riferimento all’ambito sport/attività fisica diversi autori hanno attribuito al coenzima Q10 un significativo ruolo nell’incremento della performance, in particolare partendo dal presupposto che incrementando l’efficienza della catena di trasporto degli elettroni sia possibile aumentare l’efficienza delle funzioni correlate al metabolismo aerobico a cui vengono associati ulteriori meccanismi di azione, correlati e non, come riduzione della sensazione di fatica, riduzione della concentrazione di marker di danno ossidativo che complessivamente si traducono nella riduzione del rischio di infortuni. Diversi studi effettuati su atleti professionisti nel ciclismo e nello sci di fondo riportano effetti positivi relativamente agli indici di performance e nel mantenimento del tono muscolare. Un primo studio contro placebo che ha preso in esame 25 sciatori di fondo è stato possibile dimostrare come si verifichino miglioramenti a livello di tutti gli indici di performance fisica presi in esame; Il 94% degli atleti che hanno assunto coenzima Q10 ha dimostrato miglioramenti significativi nella performance, in particolare a livello dei tempi, mentre solamente il 33 % degli atleti che ha assunto il placebo ha riscontrato miglioramenti. Un ulteriore studio effettuato su 18 ciclisti professionisti, suddivisi in due gruppi rispettivamente in supplementazione con Coenzima Q10 o con placebo, ha permesso di dimostrare come nel gruppo trattato le concentrazioni plasmatiche di Coenzima Q10 si sono rivelate significativamente elevate rispetto a quelle dei soggetti non trattati, con normalizzazione dei livelli di Q10 nei tessuti carenti e normalizzazione delle relative funzioni . Queste potenzialità permettono una sua applicazione anche relativamente alle miopatie potenzialmente indotte da terapia statinica, infatti in alcuni soggetti potrebbe verificarsi una riduzione nella produzione di enzima Q10 verosimilmente a causa della capacità del farmaco di ridurre la sintesi di acido mevalonico, precursore oltre che del colesterolo anche del coenzima Q10. Alcuni autori riportano riduzioni che possono soggettivamente arrivare anche al 40% della quota di Q10 normalmente prodotto. L’assunzione di un supplemento di coenzima Q10 anche in questi contesti si mostra potenzialmente molto interessante nel supporto dell’attività e del metabolismo muscolare mantenendo nel contempo la possibilità di proseguire la terapia statinica. Le evidenze riportate dalla maggior parte degli autori sono generalmente correlate a dosaggi di coenzima Q10 compresi tra 100 e 250 mg/giorno.
Ylikosi T et al., Mol Aspects Med 1997; 18 (Suppl): S283-290
Weston SB et al., Int J Sport Nutr 1997; 7(3): 197-206.
Alexander Bertuccioli
Biologo Nutrizionista