ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE SONO LA STESSA COSA?
- 10 dic 2015
Analizzando l’etichetta di un alimento ci si trova generalmente di fronte all’indicazione “valori nutrizionali”, questo insieme all’uso comune dei termini alimentazione e nutrizione potrebbe indurre a credere che parlando di alimentazione e di nutrizione ci si riferisca alla stessa cosa e che quindi in definitiva i termini siano sinonimi. Ma le cose stanno realmente così? Prima di fornire una risposta è molto interessante esaminare 2 definizioni semplificate di alimentazione e nutrizione.
- ALIMENTAZIONE: processo che comprende tutti i passaggi che vanno dall’introduzione alla digestione degli alimenti
- NUTRIZIONE: processo che riguarda l’assorbimento, la distribuzione e quindi l’utilizzo dei nutrienti, direttamente correlata quindi ai processi metabolici
Da queste definizioni risulta evidente come i due termini si riferiscano ad ambiti piuttosto differenti, in quanto un soggetto potrebbe essere iperalimentato ma denutrito, come per esempio è stato riscontrato in diversi casi di grandi obesi (evidentemente iperalimentati) trovati in stato carenziale per quanto riguarda alcune sostanze essenziali. Quindi da questo è possibile comprendere che E’ POSSIBILE ALIMENTARSI SENZA NUTRIRSI. Quali sono gli elementi che possono stare alla base di questa eventualità?
- Scelta di alimenti di bassa qualità carenti in nutrienti
- Ridotta disponibilità di alimenti di alta qualità ricchi in nutrienti
- Ridotta varietà nel consumo di alimenti favorente carenze di determinati nutrienti
- Alto consumo di alimenti ad effetto anti-nutrienti (ossalati, fitati ecc)
- Utilizzo di farmaci che possano causare malassorbimento (lassativi, fibre sequestranti ecc)
Queste eventualità, di per se negative, possono essere correlate a problematiche ancora più importanti quando la carenza si verifica a livello di sostanze essenziali , cioè quelle che l’organismo umano non è in grado di produrre a partire da altre introdotte con l’alimentazione come per esempio:
- Vitamine (la maggioranza)
- Minerali (solo alcuni in quantità importanti)
- Aminoacidi (alcuni costitutivamente altri in particolari condizioni)
- Acidi grassi (omega 3 in particolare, omega 6 e 9 anche se essenziali difficilmente vanno incontro a carenze)
Una volta compreso questo aspetto risultano evidenti le grandi potenzialità dell’integrazione alimentare in quanto fornendo fonti concentrate di sostanze nutritive consente di intervenire in maniera mirata per prevenire o affrontare eventuali stati carenziali nel caso con la normale alimentazione non sia possibile farlo. Questo è stato confermato da un interessante studio* pubblicato in letteratura scientifica che correla l’utilizzo corretto di integratori alimentari addirittura alla riduzione della spesa sanitaria in quanto secondo gli autori consentirebbe di ridurre :
- Il tempo di degenza
- I costi di ospedalizzazione
- I casi di riospedalizzazione
Alla luce di questi dati l’integratore ricopre quindi un ruolo di particolare importanza nella prevenzione di carenze o squilibri nutrizionali con importanti potenzialità dal punto di vista del mantenimento o del raggiungimento di un migliore stato di salute.
Dottor Alexander Bertuccioli
Biologo nutrizionista
Riproduzione vietata
Per approfondimenti:
*Philipson TJ, Snider JT, Lakdawalla DN, Stryckman B, Goldman DP, Impact of oral nutritional supplementation on hospital outcomes., Am J Manag Care. 2013 Feb;19(2):121-8
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23448109