Omega 3 Vegan VitaminCompany: la migliore fonte vegetale di EPA e DHA
Cosa rende gli Omega 3 Vegan di VitaminCompany così speciali rispetto a molti prodotti simili presenti sul mercato? Quali sono le differenze fra le diverse fonti vegetali di EPA e DHA?
Il Dott. Marco Guercioni e la Dott.ssa Laura Pistolesi ci spiegano tutto quel che c’è da sapere sul mondo degli Omega 3 e ci illustrano quali sono i criteri da valutare quando si sceglie un’integratore così importante per il nostro benessere e la nostra salute.
Omega 3 e Omega 6: perché sono essenziali per gli esseri umani
Gli Omega 3 sono degli acidi grassi, o lipidi, appartenenti al gruppo dei grassi poliinsaturi. Si distinguono dagli altri tipi di lipidi perché, insieme agli omega 6, per noi esseri umani sono definiti essenziali: le cellule del nostro corpo non sono in grado di sintetizzarli e dobbiamo quindi assumerli attraverso l’alimentazione e l’integrazione.
Perché gli acidi grassi essenziali sono così importanti? Senza doverci addentrare troppo nei meccanismi molecolari basta dire che sono componenti fondamentali delle membrane delle cellule e in particolar modo di quelle del sistema nervoso e che svolgono molte funzioni in diversi sistemi del nostro corpo, come ad esempio nel cuore e nell’apparato visivo; sono precursori di molecole che mediano le funzioni del sistema immunitario. Se presenti a sufficienza, alcuni acidi grassi essenziali contrastano l'ipertensione e aiutano nel controllo della glicemia. Inoltre sembrano avere un ruolo positivo nel migliorare l'umore ostacolando certe forme di depressione. Detto questo, siamo portati a dire che una carenza di omega 3, non molto facile da riconoscere, incida negativamente sulla nostra salute, predisponendo a vari disturbi o patologie. Questa loro importanza si va però a scontrare con una evidente scarsità nella dieta media della popolazione.
Le principali fonti di Omega 3
Fatta questa premessa, vediamo quali sono le fonti tipiche di omega 3. Tra gli alimenti di origine animale gli omega 3 si trovano in pesci grassi, principalmente provenienti da acque fredde, come salmone, tonno, sgombro, sardine, aringhe e il pesce azzurro in generale. Tra gli alimenti di origine vegetale contengono omega 3: semi di lino, di chia, soia e i relativi olii e l’olio di germe di grano. Discreti livelli di omega 3 sono contenuti anche in: mandorle, pinoli, pistacchi, noci pecan e brasiliane, nocciole, anacardi, semi di girasole, di zucca e altri. Gli alimenti di quest’ultimo gruppo sono però più ricchi di omega 6, un altro tipo di grassi essenziali ma che sono generalmente presenti in quantità sufficienti nella dieta media della popolazione, proprio perché più reperibili negli alimenti.
Sul nostro pianeta esistono quindi organismi che, diversamente da noi, hanno acquisito, nel corso dell’evoluzione, la capacità di produrre omega 3 e questi sono gli organismi vegetali terresti e alcuni organismi marini, ovvero le piante e le alghe, soprattutto quelle di mari freddi. Bisogna però fare una distinzione: le alghe hanno un elevato contenuto di EPA (ac. Eicosapentaenoico) e DHA (ac. Docosapentaenoico), mentre le piante contengono ALA (ac. Alfa linolenico) che è il precursore dei primi due.
Differenza tra Omega 3 a catena corta e a catena lunga
Tutti e tre i composti sono per noi grassi essenziali e sono Omega 3. Si differenziano tra loro anche per la lunghezza della catena perché EPA e DHA hanno una catena più lunga del loro precursore, l’ALA. Infatti per poter essere convertito nei suoi due prodotti, l’ALA deve subire una serie di reazioni chimiche per l’allungamento della catena, che inoltre non sempre sono molto efficienti e infatti studi scientifici mettono in luce che, nelle nostre cellule, viene scarsamente convertito in EPA e ancor meno in DHA. Secondo le stime meno del 20% di ALA è convertito in EPA e meno del 9% è convertito in DHA. L’ALA, dunque ha attività biologica minore. Da notare è che nelle nostre membrane cellulari sono presenti i due prodotti, EPA e DHA che sono dunque i due acidi grassi essenziali omega 3 più importanti e dobbiamo assicurarci di assumerne in quantità sufficienti a colmare il fabbisogno giornaliero. Questo non è possibile se pensiamo di raggiungere tali quantità solo con la frutta secca e i semi oleosi o comunque con solo alimenti di origine vegetale, proprio per i motivi detti poco sopra: i vegetali contengono soprattutto omega 6 e meno omega 3 ed inoltre sono ricchi di ALA e non di EPA/DHA. Ricordando la scarsa efficienza di conversione, ecco che si creano i presupposti per una carenza di EPA e DHA nella dieta, in particolar modo per coloro che consumano poco pesce o per nulla, come i vegetariani, e ancor più per coloro che non assumono alcun alimento di origine animale, come i vegani.
Attenzione al giusto rapporto fra Omega 3 e Omega 6, soprattutto per vegetariani e vegani!
Sarà dunque necessario integrare gli Omega 3 che mancano dalla dieta. Gli integratori non sono però tutti uguali ed è scorretto integrare, per vegetariani e vegani, solo con i classici prodotti a base di omega 3 vegetali perché si andrebbe solo ad aggiungere alla quota già presente nella dieta, altri omega 6 e altro ALA. Eccedere con gli omega 6 è sbagliato: infatti gli studi e le linee guida del ministero della salute consigliano di rispettare un rapporto 4:1 (W6:W3). Questo perché i due tipi di lipidi hanno azioni opposte e l’equilibrio è importante per la salute cellulare e del sistema immunitario, e quindi di tutto il corpo. Aggiungere altro ALA da integratori vegetali, ad una dieta vegetariana/vegana è ugualmente sbagliato per il discorso della scarsa efficienza enzimatica e quindi non potremmo essere certi di aver colmato il reale fabbisogno di EPA e DHA.
Le alghe Schizochytrium: la miglior fonte vegetale di EPA e DHA
Qual è dunque l’alternativa? Come detto in precedenza esistono degli organismi non animali, ricchi proprio in quei due W3 così utili e benefici per la nostra salute: le alghe. Attenzione però che non tutte le alghe sono uguali nella composizione lipidica. In particolare l’alga appartenente al genere Schizochytrium, è quella per eccellenza da cui ricavare EPA e DHA. Si presta dunque in maniera ottimale all’integrazione rivolta a tutti ma in particolare a vegetariani e vegani. Infine può essere una valida alternativa anche per coloro che semplicemente non tollerano il gusto degli integratori di olio di pesce.
La microalga del genere Schizochytrium, contiene il 40% di omega 3 del totale lipidico ed è inoltre povera in iodio. Questa è una fonte primaria di acidi grassi all’interno dell’ecosistema marino, in quanto gli stessi pesci, cibandosi di queste alghe, ne ricavano gli omega 3 necessari alla loro dieta, ed ecco perché la carne di alcuni pesci, come il salmone, ne è ricca.
Una fonte di Omega 3 non contaminata da metalli pesanti
Quali sono i vantaggi del ricavare omega-3 dalle alghe? Sono facili da coltivare, non avendo bisogno di luce, e sono prodotte in ambienti incontaminati e protetti, sotto il controllo degli organi preposti.
Uno tra i vantaggi maggiori per il consumatore è che l’alga Schizochytrium non è contaminata da metalli pesanti, ed essendo in cima alla catena alimentare, non presenta il problema del bioaccumulo dei contaminanti tipico dei pesci di taglia progressivamente più grande. Uno dei problemi che emerge infatti dal consumo di carne di salmone.
Integratori di Omega 3 Vegani: fate attenzione all’etichetta!
Al momento dell’acquisto di un integratore di omega 3 vegani bisogna quindi fare attenzione al contenuto reale di EPA e DHA; la dicitura generica “omega 3” non ci assicura che si tratti interamente di ALA. Inoltre per quanto riguarda gli omega 3 provenienti da alghe si deve assolutamente fare attenzione alla fonte di provenienza: se non indicato in etichetta possono provenire da specie di alghe non così ricche in EPA e DHA.
Dott. Marco Guercioni
Marco Guercioni è Dottore Specializzato in Biologia e Nutrizione, con una lunga esperienza nel campo della nutrizione sportiva, del dimagrimento e della ricomposizione corporea. Fa parte del Team “Ricerca, Sviluppo e Divulgazione scientifica” di VitaminCompany e contribuisce allo studio di nuove formulazioni, alla creazione di articoli scientifici e alla consulenza professionale.
Dott.ssa Laura Pistolesi
Laura Pistolesi - Biologa Nutrizionista è specializzata in Nutrizione e Integrazione nello sport ed esperta in fitoterapia e biofarmaceutica applicata allo sport e in medicina antiaging e nutrigenomica.
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