SOLUZIONI NUTRACEUTICHE PER LA DEPURAZIONE E IL DRENAGGIO
- 7 set 2017
Anche i drenanti continuano ad occupare un importante ruolo nella batteria degli strumenti nutraceutici disponibili sul mercato, infatti ogni qual volta non si riscontrano problematiche dal punto di vista circolatorio e quindi non si mostra necessario l’utilizzo di un flebotropo volto a ristabilire i naturali equilibri nelle dinamiche circolatorie, i drenanti si dimostrano ancora le soluzioni nutraceutiche di prima scelta. Risulta quindi interessante effettuare una disamina di soluzioni nutraceutiche maggiormente interessanti disponibili sul mercato.
Bromelina
La Bromellina è una molecola di natura proteica con funzione enzimatica estratta da Ananas comosus, utilizzata in virtù delle sue capacità proteolitiche, compatibili ovviamente con l’ingestione e l’introduzione nell’organismo umano, nell’eliminazione di prodotti di scarto di natura azotata in diverse applicazioni, come per esempio la riduzione di edemi sviluppati sia in seguito ad eventi traumatici che in seguito ad eventi infiammatori e/o comunque il supporto al ripristino di una condizione fisiologica nell’eliminazione di eccessi di fluidi corporei, in particolare se correlati alla presenza di cataboliti o comunque di prodotti di scarto di natura azotata (ovvero molecole su base aminoacidico-proteica)
Meliloto officinalis
L’estratto di Mellilotus officinalis vede come principali costituenti cumarine, flavonoidi e tannini. In particolare l’ampio spettro dei meccanismi d’azione della cumarina si mostra particolarmente interessante per una serie di ragioni: in primo luogo la cumarina esercita un’azione prolinfocinetica, implementando il tono della muscolatura vasale grazie all’inibizione del catabolismo locale dell’adrenalina. Aumenta inoltre il numero e l’ampiezza delle contrazioni favorendo il drenaggio linfatico. La cumarina inoltre stimola l’attività dei macrofagi con aumento della fagocitosi e della proteolisi soprattutto a livello interstiziale. Numerosi autori ritengono inoltre che la cumarina possa migliorare il ritorno venoso e avere effetti protettivi a livello capillare. La cumarina NON deve essere confusa con il Dicumarolo, principio attivo ad azione anticoagulante utilizzato nelle terapia di diversi disturbi circolatori, in quanto non mostra gli effetti né richiede le accortezze necessarie per il Dicumarolo.
Zea Mais
L’estratto di Mais è tradizionalmente utilizzato in virtù delle sue proprietà diuretiche, alcuni autori ritengono che questa attività si verifichi grazie alla modificazione delle dinamiche di filtrazione renale. Tra i principali componenti ritenuti responsabili di queste attività troviamo le saponine, i tannini e l’olio essenziale ricavate dai processi estrattivi.
Ciliegia
L’estratto di ciliegia viene utilizzato in virtù del suo contenuto in potassio e magnesio, polifenoli, flavonoidi, acido malico, tannini, vitamina C e vitamina A, componenti ai quali tra gli altri effetti sono attribuite proprietà diuretiche e antigottose dovute alla somma degli effetti diuretici e ipouricemizzanti. Infatti oltre a favorire l’escrezione dei fluidi in eccesso l’estratto sembra promuovere anche l’eliminazione di cataboliti di origine purinica, acido urico in primis, per cui l’utilizzo di questo estratto potrebbe mostrarsi interessante non solo per chi ha finalità drenanti ma anche per tutti quei soggetti che seguono un alimentazione particolarmente ricca in purine, sia di origine animale che di origine vegetale.
Urtica dioica
L’estratto di foglie di ortica viene utilizzato in virtù dell’elevato contenuto in Flavonoidi, Acido silicico, Sali minerali, Nitrati, Olio essenziale, Oligoelementi, Derivati dell’acido caffeico, Vitamine e Carotenoidi. Generalmente vengono attribuite all’estratto proprietà diuretiche e antinfiammatorie , utili anche in condizioni di ritenzione idrica e presenza di renella. Sia le attività diuretiche che quelle antinfiammatorie sono attribuite da diversi autori all’azione dei derivati dell’acido caffeico. L’azione antinfiammatoria sembra manifestarsi con diversi meccanismi come l’inibizione della sintesi di leucotrieni ad opera dell’enzima 5-lipossigenasi e l’inibizione della produzione di prostaglandine ad azione infiammatoria attraverso la via della ciclossigenasi. L’abbinamento della funzione diuretica a quella antinfiammatoria si dimostra particolarmente interessante soprattutto per quei quadri come la PEFS o comunque gli accumuli adiposi localizzati dove spesso e volentieri la ritenzione idrica è da vedersi come conseguenza di un processo infiammatorio su base multifatoriale.
Mela
L’estratto di mela si mostra particolarmente interessante grazie alla sua presenza in florizina, questo glucoside infatti agisce bloccando il riassorbimento renale del glucosio, causandone l’escrezione urinaria. Questa potenzialità si mostra molto interessante in quanto per gradiente osmotico l’incrementata escrezione di glucosio consente di favorire anche una maggiore escrezione di fluidi.
Pilosella
L’estratto di Pilosella viene utilizzato in virtù delle sue proprietà diuretico-drenanti e ipouricemizzanti. L’effetto drenante sembra essere correlato alla presenza di flavonoidi tra cui il luteoloside, questa proprietà soprattutto se correlata a quella ipouricemizzante, sulla falsa riga di quello che accade per l’estratto di ciliegia, si mostra molto interessante sia nell’eliminazione di cataboliti della via delle purine sia nella prevenzione di manifestazioni patologiche quali calcolosi urica e gotta, utile quindi anche per tutti quei soggetti che non hanno problemi di accumulo di fluidi ma seguono piuttosto un alimentazione estremamente ricca in purine. Inoltre vanno ricordate le proprietà coleretico-colagoga della pilosella, utili nel favorire il deflusso biliare che contribuisce alla detossificazione epatica favorendo indirettamente le dinamiche circolatorie.
Tarassaco
Principio nutraceutico tradizionalmente utilizzato in virtù delle sue capacità coleretico colagoghe ovvero favorenti l’incremento nella produzione e il deflusso della bile, la somma di questi effetti si mostra molto interessante come decongestionante e disintossicante epatico. Inoltre numerosi autori ritengono che al suo consumo siano correlati interessanti effetti diuretico depurativi, potenzialmente molto utili in programmi volti alla perdita di peso
L’utilizzo razionale di questi principi drenanti, in virtù dei diversi meccanismi d’azione, rende ragione dell’approccio volto a considerare la multifattorialità insita dietro questi quadri, proponendo soluzioni ad ampio spettro onde affrontare la complessità di queste problematiche.
Alexander Bertuccioli
Biologo Nutrizionista
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